CONVENTO DI SANT’ONOFRIO
La costruzione del Convento di Sant’Onofrio si deve al Beato Giovanni da Stroncone e fu avviata nel 1418. Il convento dista poco più di due chilometri da Casacalenda lungo la statale 87 che porta a Campobasso. Il convento è stato restaurato negli anni novanta dopo essere caduto in rovina nei secoli precedenti. Ancora oggi è abitato dai frati minori. Il convento è ricco ci testimonianze artistiche del passato. Sono presenti due emblemi francescani uno del XVI e l’altro del XVII secolo. All’interno della chiesa si può ammirare un dipinto della prima metà del XVII secolo raffigurante “l’Eterno Padre”. L’altare dedicato a Sant’Antonio è decorato da piccoli dipinti che raffigurano il ciclo della vita dell’eremita. Intagliata in legno è la statua di Sant’Onofrio, patrono del paese, che porta in testa una corona, che ricorda le sue nobili origini. Il Santo è raffigurato con i suoi lunghissimi capelli che coprono tutto il corpo e in compagnia di una cerva, che secondo la tradizione lo allattò per tre anni. Una curiosità: dalla prima metà del cinquecento a tutto il Settecento nella chiesa del convento sono stati praticati esorcismi.
“Polittico dell’Annunciazione”
Olio su tavola. Nella settecentesca chiesa annessa al convento tutta la parete è occupata dal polittico recentemente restaurato raffigurante l’Annunciazione. Il dipinto è attribuito alla scuola del pittore fiammino Dirck, che operò a Napoli dal 1574. Al centro del polittico vi è la Vergine, San Gabriele e la colomba (simbolo dello Spirito Santo), nei due scomparti laterali Sant’Onofrio e San Bonaventura.
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Pagina aggiornata il 05/02/2024