Comune di Casacalenda
E’ l’antica Kalene citata da Polibio, nella quale C. Marco si accampò nell’anno 217 a.C. per affrontare il nemico Annibale. Una antica iscrizione rinvenuta nelle vicinanze dell’abitato riporta l’espressione “Incolae Sicaleni”, ovvero ” abitanti di/in Sicalenum”. Secondo alcuni invece il termine casa si accosterebbe al termine latino calendae, ossia “primo giorno del mese” e con significato traslato a “primo giorno del mercato”. (da wikipedia)

Lo storico Polibio riferisce, parlando della seconda guerra punica, che nell’inverno del 217 a.C. nel villaggio di Kalene si era accampato l’esercito romano, guidato da M. Munucio Rugo per affrontare il nemico Annibale, trincerato nella vicina Gerione.

L’attuale nome Casacalenda conserva il suo stemma sulla Porta da Capo, e sulla Fonte del Duca: l’iniziale lettera di K, toponimo precedente il romanizzato Calendae, venne cambiata con la conquista romana nel I secolo a.C.

Dopo la caduta di Roma, si sa che nel Catalogus baronum sotto Guglielmo II di Sicilia nel 1175, che il primo signore di Casacalenda fu Giuliano da Castropignano. Il casato più importante che governo Casacalenda nella storia fu quello dei Caracciolo e dei Capua. Nello stesso anno Riccardo, con il consenso regio, divenne signore di Casacalenda, ma in seguito al declino della monarchia angioina, Casacalenda divenne parte integrante della contea di Montagano.

In seguito il feudo fu venduto ad Andrea di Capua e Pirro Ametrano, signore spagnolo, nel 1510. Pirro morì nel 1544, a lui successe il figlio Antonio, che si sposò con Giulia de Sangro, figlia del conte di Frisa, e da questo matrimonio nacquero Pirro II, Vittoria e Lucrezia. Quando Antonio Ametrano morì nel 1562, il feudo passò a Lucrezia, la quale sposò Antonio di Sangro nel 1580, dando vita al periodo del dominio del nuovo casato, molto potente e favorito dalla Casa Reale di Napoli.

In seguito Casacalenda passò al nipote Scipione, che sposò Beatrice Carafa nella casa ducale di Campolieto, prima di morire nel 1671. Dal matrimonio nacque Fabrizio, sotto cui i possedimenti molisani dei Sangro comprendevano, oltre a Casacalenda, anche Campolieto, Campodipietra, Larino e Provvidenti. Fabrizio ebbe sei figli, di cui solo l’ultimo chiamato Scipione, prese i possedimenti del casato nel 1700. Costui acquisì molto potere, fino ad ottenere nel 1724 il feudo marittimo di Campomarino dai marchesi Marulli di Barletta, e lasciò come erede la figlia Anna, prima della morte nel 1752.

Le vicende di passaggio del feudo si susseguirono fino all’eversione della feudalità nel 1805, benché il nobile Antonio, ultimo discendente, conservò il titolo di duca. Suo figlio Francesco sposò Isabella Pallavicino del patriziato lombardo, e successivamente il titolo passò al figlio Giovanni.

Nel frattempo nel secondo Ottocento il centro si ampliò notevolmente, con la costituzione di due nuclei: la Terravecchia, ossia quello più antico, a forma ellittica, e la Terranova, più espanso, che sorse sulla piana del Carmine, dove c’è la chiesa omonima.

Contatti:
Comune di Casacalenda
C.so Roma, 78
Codice fiscale / P. IVA:00065080707

UFFICIO AFFARI GENERALI
SMS e WhatsApp: 3802030089
PEC: info.casacalenda@pec.it
Centralino unico: 0874 841237

Pagina aggiornata il 12/03/2024

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2

Inserire massimo 200 caratteri